Una malattia silenziosa che però può portare danni irreversibili alla vista se non diagnosticata per tempo. Stiamo parlando del glaucoma; in Italia ne soffrono 1.000.000 di persone, e 1 su
Quali sono le cause ?
È una condizione multifattoriale che si associa ad un aumento della pressione oculare con conseguente danno alle fibre che compongono il nervo ottico,. In rari casi, nonostante la pressione oculare è nei limiti della norma , il danno si verifica a ca usa di una ‘debolezza’ del nervo ottico.
NOTA: LA PRESSIONE OCULARE NON È COLLEGATA ALLA PRESSIONE SANGUIGNA.
Come si manifesta ?
Ad eccezione di un’ attacco acuto di glaucoma che si manifesta con dolore violento, nausea, vomito e deficit vivo, il glaucoma è una patologia asintomatica. Infatti il danno visivo sarà evidente solo quando gran parte del campo visivo verrà compromesso per l’aumento della pressione oculare. Il deficit visivo quindi è caratteristico delle fasi avanzate della malattia. Tipicamente è la visone periferica ad essere compromessa inizialmente e successivamente quella centrale. Per tale motivo è fondamentale una diagnosi precoce della malattia.
Come si fa la diagnosi?
Il glaucoma è una malattia con spiccata familiarità. La storia familiare di ipertono oculare e/o di glaucoma è già di per sé motivo sufficiente per effettuare una visita specialistica approfondita. In questa occasione verrà misurata la pressione oculare, lo spessore corneale a cui la pressione va rapportata (pachimetria), l’aspetto della papilla ottica. Nel caso lo specialista lo ritenga opportuno, sarà necessario effettuare l’esame del campo visivo, l’OCT delle fibre nervose (RFNL) e della papilla ottica, la misurazione e lo studio dell’angolo con biomicroscopia e OCT del segmento anteriore.
NOTA BENE: non esiste un valore di pressione oculare al di sotto o al di sopra del quale i valori sono nella norma o patologici. Esso va sempre rapportato allo spessore corneale. Esempio pratico 16 mmHg per una cornea sottile è un valore patologico, 24 mmHg per una cornea molto spessa può essere un valore fisiologico.
L’esame del campo visivo, solitamente computerizzato, valuta la presenza o meno di un danno della visione periferica. E’ di fondamentale importanza per la diagnosi ed il follow-up terapeutico.
L’esame OCT RNFL misura lo spessore dello strato di fibre nervose che circonda il disco ottico. Il danno ai nervi provoca la perdita di spessore dello strato di fibre nervose.
L’ esame OCT della camera anteriore risulta utile per la misurazione dell’angolo nella diagnosi di particolari casi di glaucoma (ad angolo chiuso, da intumescenza del cristallino, da alterazioni morfologiche, ecc)
Qual è la terapia?
La gestione terapeutica del glaucoma è piuttosto complessa ed ha come obiettivo quello di raggiungere la pressione minima che non determini danno al nervo ottico (IOP TARGET), che rallenti o riduca la progressione della malattia. Il valore della IOP target dipende dall’età e dall’aspettativa di vita del paziente, dallo stadio del glaucoma (più è avanzato il danno più bassa dovrebbe essere la pressione intraoculare), dalla velocità di progressione del danno, dal valore della pressione oculare pre trattamento (più basso è questo valore più bassa deve essere la IOP target).
Le diverse Linee Guida suggeriscono di iniziare la terapia con la prescrizione di un collirio in monoterapia che, nel caso non sia efficace, deve essere cambiata con un’altra monoterapia prima di aggiungere altri prinicipi attivi. I farmaci topici utilizzati sono prostaglandine/prostamidi, beta-bloccanti, alfa2 agonisti, inibitori topici della anidrasi carbonic, miotici (parasimpaticomimetici e alfa1- antagonisti, agonisti adrenergici non selettivi. Qualora la IOP target non fosse ancora raggiunta è possibile considerare i trattamenti parachirurgici come l’iridotomia yag laser e la trabeculoplastica laser, laddove possibile per la struttura dell’angolo iridocorneale, (SLT) e la terapia chirurgica. Questo schema può tuttavia essere sovvertito in condizioni particolari.